
La NATO (North Atlantic Treaty Organization – Organizzazione del Trattato Nord Atlantico) è un’alleanza politico-militare che comprende attualmente (maggio 2023) gli Stati Uniti, il Canada e 29 paesi europei. È stata istituita il 4 aprile 1949 con il relativo Trattato (detto anche «Patto Atlantico»), siglato a Washington durante una delle crisi più acute della Guerra fredda: il «blocco di Berlino» da parte dell’Unione Sovietica, durato dal 24 giugno 1948 all’11 maggio 1949. Da allora, e per oltre quarant’anni – fino al 1991 – la NATO è stata, sia pure in chiave difensiva, il braccio armato dell’«Occidente» contro l’URSS e il blocco sovietico, che il 14 maggio 1955 hanno a loro volta dato vita a una propria struttura di cooperazione militare: il Patto di Varsavia.
Con la caduta dei comunismi tra il 1989 e il 1991 e lo scioglimento formale dello stesso Patto di Varsavia il 1° luglio 1991 – avvenuto ancor prima della dissoluzione dell’URSS (25 dicembre 1991) – la NATO ha visto scomparire il suo tradizionale nemico. Ha dovuto quindi assumere una nuova fisionomia e darsi nuovi obiettivi strategici, adeguandoli di volta in volta alle mutevoli e poi turbolente trasformazioni delle relazioni internazionali, culminate da ultimo nella guerra russo-ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022 e tuttora in corso.
Ripercorrere brevemente la sua storia più recente – dalla caduta dell’URSS a oggi – ci permette di leggere in controluce i profondi cambiamenti che hanno investito gli equilibri mondiali negli ultimi tre decenni e di gettare uno sguardo più generale sulla drammatica crisi che, da un anno a questa parte, bussa da est (e non solo da est) alle porte dell’Europa e dell’Occidente.
Conviene tuttavia partire dall’inizio, e cioè dalla istituzione stessa del Trattato Nord Atlantico, per illustrarne brevemente i principi ideali e organizzativi più generali.